Che cosa ricorderò di questa 68esima edizione della Mostra Veneziana?
Il sorriso di Zio George, il guizzo di follia negli occhi della splendida Kate Winslet, la luce che emanava Madonna, la cordialità di Viggo mentre mi saluta stringendo la mascotte della sua squadra del cuore, la classe intramontabile di Al Pacino accompagnato dalla sua fatina rossa Jessica Chastain, il saluto rivoltomi da Re Colin in italiano, i sorrisetti complici tra Matt Damon e Gwyneth Paltrow, gli occhi assonnati e lividi post-sbornia di James Franco, la tenera timidezza di Adam Brody, la foto con Michael Fassbender, con in mano la sua Coppa Volpi, ebbro (e non solo di felicità!).
Dei film ricorderò la voce di Al Pacino alias Erode che chiede a Salome di danzare per lui, il volto espressivo di Deanie Yip in A simple life, i sassi della maledizione di Himizu e la folle corsa finale dei due ragazzini, David Bowie che canta Space Oddity in Eva, l'ipocondria post-Contagion, il primo piano di Ryan Gosling, il Freud di Viggo e il suo immancabile sigaro, la New York desolata e struggente di Carey Mulligan e Michael Fassbender, la carneficina tra Kate Winslet, Christoph Waltz, Jodie Foster, John C.Reilly e un malcapitato criceto...
Ricordo il primo giorno con Le Idi di Marzo, quando mi sono accorta di essermi seduta esattamente e casualmente dietro il mio mito, la Signora Paola Jacobbi di Vanity Fair, la donna che vorrei diventare, constatando quanto sia più bella e simpatica dal vivo e quanto si diverta guardando i film (e Ryan Gosling).
Ricordo l'emozione che puntualmente mi dà la Sala Grande, anche ora che è restaurata e appare diversa. Quando ci si alza in piedi ad applaudire il cast io rivedo Tim, Johnny e Helena...la prima volta nel 2007. La prima volta che avevo un pass sfigato e non sapevo nulla delle uscite laterali.
Ricordo solo ciò che mi ha emozionato...e ovviamente il Lido, una dimensione "altra" che mi accoglie ogni anno, da ben cinque anni, con premura e calore.
Ricordo il Bar Maleti e le sue deliziose colazioni, il Billa, il Cinese e "il punto di ritrovo" per eccellenza, La Tavernetta. Qui in questa striscia di terra, attorniata dal mare, sono nate amicizie indissolubili,legami che mi (ci) hanno cambiato la vita. Solo chi ha vissuto almeno una volta il tourbillon di emozioni tutto cinema, stelle, leoni e paillettes concentrati in undici incredibili giorni, può comprendere cosa provo e perché sogno che torni presto Settembre.
Tutto questo sparisce nella foschia pre-autunnale di Venezia, ogni anno verso la metà di settembre. Come fosse una magia. O forse lo è...
io posso comprendere e come te non vedo l'ora che torni Settembre...
RispondiElimina