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martedì 16 dicembre 2008

Gomorra: dopo gli EFA in corsa verso l’Oscar


Cinque premi su cinque candidature: il film Gomorra di Matteo Garrone, tratto dal libro di Roberto Saviano, trionfa a Copenaghen nell’European Film Awards. Ed ora è in lizza per i Golden Globes, preludio agli Oscar.
di Maria Cristina Locuratolo 16 dicembre 2008 09:53

L’Italia ha stravinto agli “European Film Awards” di Copenaghen: cinque premi per Gomorra su cinque nominations è un risultato più che entusiasmante. Matteo Garrone ha ottenuto il Premio come Miglior Regia, mentre Maurizio Bracci, Ugo Chiti, Gianni Di Gregorio, Massimo Gaudosio, Roberto Saviano e lo stesso Garrone hanno portato a casa il Premio per la Miglior Sceneggiatura. Miglior attore Roberto Servillo, premiato anche per la sua interpretazione ne Il Divo di Paolo Sorrentino e, dulcis in fundo, riconoscimento anche per il direttore della fotografia intitolato a Carlo Di Palma a Marco Onorati. A suggellare una serata trionfale il Premio come Miglio Film Europeo del 2008, consegnato a Matteo Garrone dal Presidente della Academy, Wim Wenders, e dal commissario europeo Viviane Reding. Un successo italiano che non si replicava da ben dieci anni quando con La vita è bella Roberto Benigni conquistò due premi all’Acadamy Awards e il Grand Prix a Cannes, assegnato anche a Garrone. Considerando poi la recente candidatura di Gomorra ai Golden Globes, la cui cerimonia si svolgerà l’11 Gennaio, l’Oscar potrebbe essere dietro l’angolo.

Il “fenomeno” Gomorra, film tratto dal best seller omonimo dello scrittore Roberto Saviano, è riuscito ad interessare paesi diversi e lontani dalla realtà italiana grazie alla potenza del linguaggio e alla materia trattata. I luoghi filmati da Garrone, sono teatro di una guerra continua, una “zona grigia”, come lui stesso l’ha definita, in cui legalità ed illegalità si confondono, dove la gente vive senza una consapevolezza reale delle proprie condizioni. Un ritratto intenso, a tinte forti, che mostra all’Europa la faccia crudele e “malata” del nostro Paese. Un’Europa che sta vivendo un periodo di grande fermento creativo sotto il profilo cinematografico, che si sta rivelando una fucina di talenti da scoprire e riscoprire. Oltre all’ “en plein” di Gomorra altri riconoscimenti degni di nota a questi Academy Awards: Kristin Scott Thomas ha vinto il Premio come Miglior Attrice in Il y a longtemps que je t’aime (I’ve loved you so long); il Premio d’Eccellenza è stato consegnato a Magdalena Biedrzycka, costumista nel film Katyn; decretato Miglior Compositore Max Richter per Waltz with Bashir; Rivelazione dell’anno il film Hungher, diretto da Steve McQueen e scritto da Enda Walsh e lo stesso regista; Premio della Critica ad Abdellatif Kechiche per Le Grain et le Mulet (The Secret of the Grain/ Couscous); l’Oscar al Miglior Documentario è andato al film René di Helena Trestikova e quello al Miglior Corto a Frankie di Darren Thornton.

Premio Speciale alla carriera per l’attrice inglese Dame Judi Dench, accolta da una standing ovation, e un riconoscimento particolare ad artisti europei che hanno dato un forte contributo con la loro arte al cinema mondiale come Sren Kragh-Jacobsen, Kristian Levring, Thomas Vinterberg riuniti nel movimento cinematografico danese "Dogma" capitanato dal più noto Lars von Trier. Infine il pubblico ha deciso di assegnare il premio “al maghetto” più famoso del mondo nel film Harry Potter e l’Ordine della Fenice, diretto da David Yates, scritto da Michael Goldenberg. Ma anche dietro questo consolidato successo si cela un talento europeo, quello della scrittice inglese Joanne Rowling, a riprova del fatto che il Vecchio Continente poco o nulla ha da invidiare al cinema a stelle e strisce, sopratutto ora che Hollywood non sembra così irraggiungibile

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