Visualizzazioni totali

venerdì 11 settembre 2009

Standing ovation per A Single Man


Davvero tante le pellicole degne di attenzione in questi ultimi giorni della mostra. Ma tra tutte si distingue e brilla l’opera prima di Tom Ford: A Single Man
di Maria Cristina Locuratolo 11 settembre 2009 16:29

VENEZIA - Il sipario sta per calare anche sulla 66 mostra veneziana, ma il cinema non smette di stupire e trasmettere emozioni. Anzi, pare proprio che in questi ultimi giorni siano state presentate le opere più interessanti e raffinate di questa edizione. A cominciare dalla commedia di Fatih Akin Soul Kitchen, un film divertente, a tratti grottesco, tra musica e cucina e l’anima greca. Meno incisiva la pellicola Al Mosafer (The Traveler) di Ahmed Maher che ci regala la storia di una vita di in tre momenti clou della stessa, ma appare debole da un punto di vista narrativo.

La doppia ora è il thriller opera prima di Giuseppe Capotondi, un film che ha un’energia propria e sa distinguersi nel panorama cinematografico italiano spesso piatto e poco rappresentativo della contemporaneità. Grande entusiasmo per Mr. Nobody, un lungometraggio pulp e visionario, antinarrativo, onirico , curato nei minimi dettagli ,che ricorda film memorabili come Sliding Doors, Donnie Darko, American Beauty e il più recente Il curioso caso di Benjamin Button, con l’eccentrico Jared Leto, al bivio tra moltiplici vite possibili, e musiche che compenetrano nella narrazione e conferiscono un valore aggiunto al film stesso. Ma la vera sorpresa di quest’anno, non solo a mio parere, è l’opera prima di Tom Ford, stilista e designer di fama mondiale, alla sua prima esperienza cinematografica.

A single man è una pellicola sublime, intima e personale, che tratta amore, dolore, paura, solitudine, emarginazione con delicatezza, gusto, poesia. Un film che ci offre uno sguardo privilegiato sull’esistenza attraverso l’Epifania del protagonista che scopre la bellezza della vita proprio quando fa esperienza della morte attraverso il lutto e la malattia. Un Colin Firth grandioso affiancato dallo stesso Ford e da una splendida Julianne Moore. Un film con un raffinato senso estetico, ma che non è un mero esercizio di stile. Un capolavoro assoluto, accolto con una standing ovation in sala stampa. Il Leone d’oro è già stato vinto.

Nessun commento:

Posta un commento